FAQ
1. Ruolo degli organi collegiali: prima della pubblicazione il RAV deve essere approvato dal Consiglio di Istituto e dal Collegio docenti mediante delibera?
Il DPR n.80 del 2013 - Regolamento sul sistema di valutazione - non si esprime in merito al rispetto delle competenze degli organi collegiali; la Circolare n.47 del 2014 vi accenna solo nella parte relativa all’individuazione dell’unità di valutazione. Si ritiene, tuttavia, sia opportuno coinvolgimento degli OO.CC. in quanto l’autovalutazione di istituto toccherà molti segmenti legati alla didattica e ai processi della vita scolastica.
2. La procedura di nomina del nucleo di valutazione e del Referente per la valutazione deve passare per gli organi collegiali? In caso positivo occorre delibera esplicita?
La nomina dell’unità di valutazione non richiede espressamente la deliberazione degli organi collegiali. E’ auspicabile, però, il coinvolgimento del collegio docenti (V. FAQ n. 1)
3. Questionari: quando nel RAV si fa riferimento a "questionario scuola" o "questionario insegnanti" o "questionario studenti" si deve intendere:
a) i questionari dovranno essere formulati dalla scuola (attraverso il nucleo di valutazione) oppure saranno preparati da INVALSI e inviati alle scuole?
b) la somministrazione dovrà riguardare tutto il personale della scuola oppure un campione?
Con la nota Miur 06/02/2015 è stato proposto un unico Questionario Scuola predisposto dall’ Invalsi e da compilare a cura dell’Istituzione scolastica.
La raccolta delle informazioni necessarie è a compito del gruppo di autovalutazione. Sarà responsabilità del Dirigente scolastico verificare che tutte le domande siano state compilate.
4. Nel caso in cui si parli di dati Istat, dati MIUR, dati prove Invalsi, significa che l'unità di valutazione dovrà andare a reperire dati dalle diverse fonti oppure, come si spera questi dati verranno caricati automaticamente nel database della scuola? Cosa succede se alcuni dati sono incompleti?
Il format RAV riportato nella Guida all’Autovalutazione 2014 fornito dall’Invalsi indica quali fonti dei dati Scuola in chiaro, Invalsi, Istat, Ministero Interno etc.
5. Quali sono i passaggi metodologici da realizzare nell’arco del triennio 2014-2017?
I passaggi principali sono:
Autovalutazione: Compilazione di un Rapporto di autovalutazione da rendere pubblico entro il 25 luglio 2015.
Valutazione esterna: Effettuata da nuclei coordinati da ispettori tecnici, riguardante il un campione delle istituzioni scolastiche.
Piano di miglioramento: Attuazione dei percorsi pianificati nel RAV per il raggiungimento degli obiettivi strategici prescelti.
Rendicondazione pubblica: Le scuole renderanno pubblici i propri risultati (dopo luglio 2015).
6. Le prove invalsi sono finalizzate alla valutazione dell’operato dei docenti?
Le prove invalsi non sono finalizzate alla valutazione dei docenti, ma finalizzate a determinare un quadro complessivo del Sistema Scolastico Nazionale, con la possibilità di confronto di realtà similari, con particolare riguardo ai risultati degli apprendimenti.
7. L’importanza delle prove invalsi nel processo di autovalutazione
La sezione del RAV riferita agli Esiti scolastici sono suddivisi in “Esiti della scuola” (valutazioni degli insegnanti, dei percorsi formativi quali stages, alternanza scuola lavoro etc) e “Esiti delle prove Invalsi” . I risultati che la scuola raggiunge nei due settori sono entrambi significativi ai fini della predisposizione ed attuazione del piano di miglioramento attraverso il contemporaneo miglioramento dei processi).
8. Come verrà valutato il RAV?
Premesso che il Rav è uno strumento di miglioramento per ciascuna scuola, va sottolineato il suo carattere non sanzionatorio. L’Invalsi sulla base di indicatori di efficienza ed efficacia previamente definiti, individuerà le istituzioni scolastiche da sottoporre a verifica a partire dall’a.s. 2015-16.
9. Come saranno scelte le scuole campione soggette a visite esterne?
Le scuole visitate saranno il 10% del totale (circa 800 su 8400): il 7% individuate sulla base degli indicatori e il 3% campionato in modo casuale.
10. Chi elaborerà il RAV?
L’elaborazione delle informazioni raccolte dalle istituzioni scolastiche saranno elaborate dall’Invalsi e “restituite” con i valori dei benchmark di riferimento per la formulazione del quadro diagnostico (confronto con le altre scuole in situazioni equivalenti), nonché dei progetti di miglioramento.
11. Quali sono i criteri per considerare una scuola una “buona scuola”
La risposta non può essere univoca, dipende dai punti di vista. Si può privilegiare un aspetto invece di un altro, ma sicuramente gli esiti scolastici degli studenti costituiscono il parametro fondamentale per definire una scuola “una buona scuola”.
12. Anche i dirigenti scolastici saranno valutati?
I piani di miglioramento, unitamente ai risultati conseguiti dalle singole istituzioni scolastiche, sono comunicati al Direttore Generale del competente Ufficio Scolastico Regionale. Tali informazioni saranno tenute in debito conto ai fini della individuazione degli obiettivi da assegnare al dirigente scolastico in sede di conferimento del successivo incarico, nonché per valutazione di cui all’art. 25 dlgs 165/2001.
13. Quali sono le misure di accompagnamento?
Le misure di accompagnamento all’ Autovalutazione sono state demandate a tutti gli Uffici Scolastici Regionali.
Per quanto riguarda l’USR per il Lazio, si è provveduto a costituire uno staff regionale cui si riferiscono i gruppi provinciali di supporto ai processi dell’Autovalutazione. Specificatamente, sono stati organizzati incontri sull’intero territorio regionale per una capillare operazione di ascolto, formazione, consulenza, assistenza e… altro.
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